giovedì 6 febbraio 2014

Un pensiero sulla Cultura


Si parla di arte, si respira arte, da noi.
Perché è questo che la danza è, arte.
Viviamo in un momento storico difficile. Spesso sentirete, anche dai vostri genitori, che sono stanchi, che sono disillusi e ne hanno tutte le ragioni, che è il lavoro a essere importante veramente, che la cultura è accessoria. Sappiamo che purtroppo al giorno d'oggi conta di più saper fare che sapere e basta. Però, lasciate che vi dica una cosa: non sarete mai individui completi se non avrete anche l'Arte e la sua storia nel vostro bagaglio di vita.

Vi dicono che la Storia dell'Arte non è importante: ve lo dicono non a parole, perché sarebbe un messaggio troppo facilmente attaccabile; ve lo dicono privandovi dell'insegnamento, del vostro diritto a sapere.

Allora vi dico che dovete essere voi per primi, cari ragazzi, cari intelligenti e acuti adolescenti che ogni giorno mi regalate tantissimo in termini di umanità, a ribellarvi. Pretendete che il diritto alla Cultura vi sia garantito anno dopo anno, pretendete di crescere come persone complete, come Italiani che sanno quale enorme ricchezza, non quantificabile in denaro, possiede il proprio Paese. Perché l'Italia non è sempre stata una nazione sfruttata, raggirata e divorata dagli interessi: ha un passato splendente e i monumenti, le opere d'Arte, la Letteratura, il Teatro ne sono le tangibili testimonianze.

Fatevi restituire il futuro, e la vostra dignità culturale: se non lo fate voi, oggi, ora, nessuno potrà farlo al posto vostro, quando sarà troppo tardi.

La vostra segretaria Erika

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